Il percorso chiamato Via degli Dei è un tragitto escursionistico che unisce le città di Bologna e Firenze grazie a una passeggiata che si snoda su tutto l’Appennino tosco-emiliano. Il percorso è stato rinnovato di recente ma ha origini antiche che non sono state dimenticate.
La storia della Via
La Via degli Dei iniziò a prendere la sua forma in epoca etrusca con il collegamento delle città di Felsina e Fiesole per migliorare lo scambio di merci tra la popolazione del luogo. Furono poi i Romani a trasformare il sentiero in una vera e propria strada dandole il nome di Flaminia Militare.
Il lastricato di epoca romana viene però abbandonato nel Medioevo nonostante il tragitto rimanga molto utilizzato e ricco di viandanti.
La riscoperta della Via degli Dei avvenne negli anni ’80 e ’90 e molta attenzione venne data ai ritrovamenti della via Flaminia Militare.
Il nome Via degli Dei deriva dalla nomenclatura delle montagne che attraversa: sul percorso troviamo infatti il Monte Adone, Monzuno (derivato da Giove), Monte Luario (dedicato alla dea romana Lua) e Monte Venere.
La Via degli Dei oggi
Il sentiero è oggi chiamato anche CAI e parte da Bologna, prosegue fino a San Luca per poi discendere verso Casalecchio di Reno e percorre il fiume fino a Sasso Marconi. La strada continua poi verso Monzuno e la Madonna dei Fornelli, luogo da cui inizia la Flaminia Militare. Il sentiero continua fino al Passo della Futa che segna il passaggio nella regione Toscana e dà il via alla corsa verso Firenze che vedrà i viaggiatori passare attraverso San Piero a Sieve e Fiesole.
Tutto il tragitto è cosparso di storia, cultura, panorami mozzafiato e gustose specialità enogastronomiche.
La Via degli Dei è uno dei percorsi più battuti della zona poiché è perfetto anche per trekking e mountain bike.